Il concerto Echoes of Berlin di Emigrate: una notte di elettronica dark e sorprese rock!

blog 2024-12-01 0Browse 0
Il concerto Echoes of Berlin di Emigrate: una notte di elettronica dark e sorprese rock!

Chiunque abbia seguito la scena musicale alternativa negli ultimi due decenni conosce il nome di Richard Kruspe, chitarrista fondatore dei Rammstein, band che ha plasmato l’heavy metal tedesco. Ma pochi sanno che Kruspe si è anche dedicato ad un progetto parallelo, Emigrate, che fonde sonorità elettroniche dark con elementi rock intensi e melodie evocative.

Il concerto “Echoes of Berlin”, evento musicale di grande rilievo tenutosi a Milano lo scorso ottobre, ha visto Emigrate salire sul palco per una performance indimenticabile. La location scelta, il Fabrique, si è rivelata perfetta per l’atmosfera misteriosa e carica di energia che la band voleva creare.

Immaginate: luci soffuse color blu notte, schermi giganti proiettanti immagini surreali di Berlino, ed un pubblico in fermento pronto ad essere catapultato in un viaggio sonoro unico. Kruspe, con il suo iconico look dark e la sua chitarra Gibson Les Paul modificata, è entrato in scena come un vero gladiatore moderno, pronto a combattere le tenebre con l’arma della musica.

La scaletta del concerto ha incluso brani tratti da tutti gli album di Emigrate: dal debutto “Emigrate” (2007) fino all’ultimo lavoro “The Persistence of Memory” (2023). Il pubblico si è scatenato su ritmi potenti come “My Decay”, “In My Temple”, e “Always on the Run”. Ma non sono mancati momenti di riflessione e malinconia, con ballad emozionanti come “Rain” e “The Day I Lost Myself”.

Una particolarità del concerto “Echoes of Berlin” è stata la presenza di diversi ospiti a sorpresa. Sul palco si sono alternati musicisti talentuosi come l’ex batterista dei Korn, David Silveria, il cantante tedesco Kai Hansen (Helloween) e la vocalist norvegese Reine Fiske (Seigmen). Queste collaborazioni hanno arricchito il sound di Emigrate, aggiungendo sfumature inedite ai brani.

Un momento memorabile è stato sicuramente l’esecuzione di “Blood” con Kai Hansen. L’impatto vocale di Hansen ha dato alla canzone una potenza senza precedenti, mentre Kruspe, accompagnato dalla potente sezione ritmica, ha dipinto un quadro musicale ricco di tensioni e contrasti.

Il concerto si è concluso con un crescendo emozionante. “Silent So Long”, ultimo brano dell’album “The Persistence of Memory”, ha lasciato il pubblico in un silenzio reverenziale, prima di esplodere in applausi scroscianti.

Emigrate ha dimostrato al pubblico italiano di essere una band originale e versatile, capace di coniugare sonorità aggressive con momenti introspettivi. La performance di Kruspe, oltre ad essere tecnicamente impeccabile, è stata carica di energia e passione. Il concerto “Echoes of Berlin” è stato sicuramente un evento da ricordare per tutti gli amanti della musica rock alternativa e elettronica.

Ma la carriera di Emigrate non si limita ai concerti. La band ha collaborato con diversi artisti internazionali, tra cui Lemmy Kilmister dei Motörhead e Marilyn Manson, ampliando il suo sound e la sua base di fan in tutto il mondo. Kruspe, inoltre, è un personaggio molto riservato ma allo stesso tempo aperto alla collaborazione.

Ecco alcuni aneddoti interessanti sulla carriera di Emigrate:

Anno Evento Descrizione
2007 Pubblicazione del primo album “Emigrate” L’album ha riscosso un buon successo, raggiungendo la top 10 delle classifiche tedesche.
2014 Collaborazione con Lemmy Kilmister La leggenda dei Motörhead ha cantato in “Hypothetical”, brano tratto dall’album “Silent So Long”.
2018 Tour mondiale “Love is for Dummies” Emigrate ha portato il suo sound oscuro e melodico sui palcoscenici di tutto il mondo.

Emigrate continua a crescere musicalmente, esplorando nuovi suoni e collaborazioni.

Con “Echoes of Berlin”, Kruspe ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di creare musica potente ed emozionante. La notte milanese resterà indelebile nella memoria di tutti coloro che hanno assistito alla performance: un vero concerto evento da ricordare per anni a venire.

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